GMG 2016: i monasteri pregano per i Giovani di Rieti

La Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia è vicinissima: manca meno di una settimana alla partenza, domenica 24 luglio, di più di 150 giovani della Diocesi di Rieti. In viaggio, però, non ci saranno soltanto i giovani. La GMG infatti, come ha sottolineato più volte il responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Nazionale Giovanile, Don Michele Falabretti, non è un’esperienza che riguarda solo i ragazzi e le ragazze che si troveranno insieme a Cracovia, ma un evento che coinvolge tutta la Chiesa. In particolare, è forte e molto sentito l’invito, rivolto a tutta la comunità cristiana, ad accompagnare con la preghiera i giovani pellegrini della GMG, affinché questa esperienza possa essere profonda e ricca di frutti.

Per questo motivo, una delle tappe fondamentali della preparazione alla GMG è stata, per i giovani di Rieti, la visita ai cinque monasteri di clausura presenti nella Diocesi, che hanno aperto le loro porte per ricevere l’invito a pregare insieme nei giorni dell’evento. L’iniziativa è del Servizio Nazionale della Pastorale Giovanile, che ha pensato per questa XXXI Giornata di condividere con tutti i monasteri d’Italia un segno: un cero con il logo della GMG 2016, da accendere durante la settimana in cui si svolgerà il pellegrinaggio, affinché la comunità possa dedicare intenzioni di preghiera per i ragazzi riuniti a Cracovia.

A partire da domenica prossima, dunque, cinque saranno i ceri che si accenderanno per accompagnare i giovani di Rieti: due a Cittaducale, nel monastero delle Cappuccine Eremite dell’Amore Misericordioso e in quello delle Benedettine; tre a Rieti, presso le Clarisse Urbaniste di San Fabiano, le Clarisse di Santa Chiara e le Domenicane di Sant’Agnese. Ciascun monastero ha voluto consegnare una particolare benedizione e uno speciale messaggio a una numerosa ed eterogenea delegazione dei giovani di Rieti, composta da ragazzi e ragazze di diverse parrocchie e comunità.

Conoscere da vicino le comunità claustrali della Diocesi ha significato, per i giovani, innanzitutto venire a contatto con realtà di fede diverse e oggi per larga parta poco conosciute o considerate quasi anacronistiche; toccare con mano sensibilità diverse, un diverso punto di vista sulla vita e sulle esperienze di fede. E poi   sentire l’abbraccio concreto di queste comunità, compiere un incontro profondo e gioioso, fare l’esperienza viva e reale della comunione della Chiesa. L’invito delle Madri è stato quello di tornare nei monasteri dopo il viaggio, per testimoniare e raccontare la propria esperienza, con la speranza che questa GMG, come è stato per altri giovani in passato, sia autentica occasione di discernimento interiore, di confronto con l’altro, di scelte di vita importanti, e soprattutto di incontro con Cristo.

L’ultimo appuntamento prima della partenza rimane, per i giovani reatini, quello di venerdì 22 alle ore 21.00 in Cattedrale a Rieti, quando Mons. Pompili conferirà il Mandato per la GMG. In questa occasione i giovani potranno avvicinarsi al sacramento della Riconciliazione e ascoltare i messaggi che le consorelle dei monasteri di clausura hanno riservato loro. Verranno inoltre consegnati i kit per il viaggio e fornite le ultime informazioni prima della partenza.

La speranza e l’auspicio è che tutta la comunità diocesana si unisca alla preghiera dei monasteri reatini, affinché questa esperienza sia, per i giovani, colma della grazia dello Spirito Santo, germe di vita autenticamente cristiana da far fruttificare al proprio ritorno, occasione per vivere la propria vita davvero «misericordiosi come il Padre».