Aperti per ferie: la formazione degli animatori d’oratorio si fa on-line

«Cose nuove fioriscono già»: potrebbe essere questo il motto con cui la Pastorale giovanile diocesana si appresta ad affrontare la prospettiva dell’estate e dell’animazione delle parrocchie nonostante le difficoltà indotte dal coronavirus.

«Anche se fare il centro estivo o l’oratorio quest’anno non sarà facile – si legge nella newsletter dell’ufficio – vogliamo continuare ad essere vicino alle tante realtà del nostro territorio che non si vogliono arrendere, offrendo loro nuovi modi per fare animazione, ma anche il quadro normativo di riferimento in cui tali attività si dovranno svolgere».
A tale proposito si terrà on-line uno speciale ciclo di incontri di formazione per animatori d’oratorio, proposto su piattaforma GoToMeeting.

Questo il calendario degli appuntamenti: martedì 2 giugno ore 21: presentazione delle normative vigenti e del materiale per l’animazione offerto dalla CEI e da varie realtà associative; domenica 7 giugno ore 21: “I mezzi di comunicazione virtuale: quali risorse, quale utilizzo per un percorso educativo?”, con la dott.ssa Chiara Nepi; venerdì 12 giugno ore 21: “Il sentire dei ragazzi: un mondo da decifrare”, con la dott.ssa Chiara Budini.

Per partecipare è necessario seguire il seguente link: https://global.gotomeeting.com/join/831604253

A proposito dell’organizzazione degli oratori estivi, inoltre, il Servizio diocesano di Pastorale giovanile ha condiviso con i sacerdoti alcune linee guida a cura del Dipartimento per le politiche della famiglia, ricavandole dalla sintesi preparata dal Servizio nazionale Cei per la Pastorale Giovanile. Tra le indicazioni, oltre a quella di osservare in modo scrupoloso i protocolli di sicurezza sanitaria, quella di progettare le attività rivolgendole a piccoli gruppi (7-10 persone a seconda dell’età), disponendo eventualmente attività a rotazione. Si chiede inoltre particolare attenzione alle persone con disabilità, e di valutare la reale opportunità di effettuare gite ed escursioni, preferendo alternative al trasporto in autobus come la bicicletta e i percorsi a piedi.

Altre indicazioni ancora riguardano i rapporti tra le parrocchie e i comuni, con i quali è necessaria la massima collaborazione.