“Viva la libertà”. Questo il tema, mutuato dalla recentissima ma ormai già celebre canzone di Jovanotti, che ha accompagnato i ragazzi della vicaria del centro che si preparano al sacramento della Cresima, ritrovatisi domenica 31 marzo nella parrocchia di San Giovanni Battista, per vivere, una giornata a loro dedicata, su iniziativa dei parroci e con la collaborazione, oltre al titolare della parrocchia ospitante, di padre Luca Scolari, don Luciano Petrea e don Roberto D’Ammando.
I partecipanti, accolti proprio dalla colonna sonora di questa giornata e dalle parole del parroco don Lorenzo Blasetti, hanno poi avuto modo di scoprire la “libertà” attraverso le attività in gruppo: uscire, cioè liberarsi dalle opprimenti catene che ci costringono, scegliere, compiere ciò che è più giusto per ognuno e rendere grazie, riconoscere quindi che tutto è dono, sono stati i tre verbi che hanno scandito il tempo di riflessione, ma anche di gioco e condivisione della mattinata.
Sullo sfondo l’icona biblica di riferimento della giornata, l’esodo degli ebrei dall’Egitto verso la terra in cui scorre latte e miele, dunque verso la libertà. Dopo il pranzo al sacco e il momento di svago, un’avventurosa caccia al tesoro per le vie del quartiere Campoloniano, tra il parco, la Casa del Buon Pastore e la parrocchia, ha coinvolto i ragazzi, facendoli divertire ma anche riflettere, non solo riguardo la libertà personale ma anche delle comunità, dei popoli, troppo spesso calpestata nella storia, attraverso un ardito crucipuzzle formato sia da parole di accoglienza che da quelle discriminanti.
Necessarie per concludere la giornata le parole del vescovo Domenico a proposito del tema, che ha portato i ragazzi a riflettere sulla vera essenza della libertà, che non è «Fare quello che vogliamo, ma scegliere le cose giuste», discernere ciò che può portare alla felicità, ciò che è essenziale e certo, «la verità vi farà liberi» ha concluso il vescovo citando il Vangelo.
La giornata, infine, si è conclusa con la celebrazione della Messa, preparata e molto partecipata dai ragazzi e dalle famiglie attraverso i canti e le letture, che ha posto l’ultimo imprescindibile tassello: ad hoc il vangelo del padre misericordioso, libertà è, dunque, anche compiere la scelta sbagliata come il figlio minore della parabola, così come lo è rendersi conto dello sbaglio e ritornare alla verità.
A fine giornata la speranza di tutti, genitori e ragazzi, ma anche sacerdoti ed educatori, è di aver avviato, con questo primo incontro, un percorso che possa continuare, non solo per porre le basi in vista di un sacramento ma, come ha tenuto a precisare don Lorenzo, per far capire ai ragazzi la bellezza di stare insieme e di crescere nel rispetto reciproco del gruppo, ma sempre guardando verso l’alto, verso colui che ci rende tutti liberi.