Un approccio integrato per parlare alle ragazze e ai ragazzi sul territorio, che metta insieme gli uffici per l’evangelizzazione, per la famiglia e per i giovani affinché la Chiesa possa essere accanto alle nuove generazioni nell’età dell’adolescenza e continuare ad accompagnarli anche quando, dopo la cresima, tendono a distaccarsi dalla parrocchia. È l’intento di Seme di Vento, un progetto della Chiesa italiana sul quale la Diocesi di Rieti ha iniziato a lavorare lo scorso 29 ottobre, con un incontro che ha visto riuniti insieme al vescovo le realtà ecclesiali già impegnate con i giovani. Insieme ai direttori degli uffici pastorali anche l’Azione Cattolica, gli Scout, alcuni insegnanti di religione, responsabili del post-cresima del Cammino Neocatecumenale, associazioni come Libera, sacerdoti e religiose.
Con loro il vescovo Domenico ha iniziato a lavorare su proposte concrete, capaci di coinvolgere gli adolescenti senza fare necessariamente riferimento al catechismo. Si tratta piuttosto di trovare nuovi punti di contatto tra i giovani, al di là di qualunque appartenenza, con tutta la comunità cristiana, aprendo processi educativi che la possano rinnovare profondamente.
Dal primo spunto offerto dal vescovo è nata una condivisione di esperienze diverse che si configura come un inizio di progettazione. E anche un’analisi della situazione che rileva come il tema di come accompagnare i giovani nella loro crescita umana e spirituale si sia fatto più urgente con la pandemia, che ha isolato i ragazzi con la didattica a distanza e l’impossibilità di uscire e ritrovarsi, finendo con lo scardinare la loro naturale propensione all’incontro. Una situazione che si sviluppa secondo diverse gradazioni con una marcata differenza tra la città, più ricca di possibilità, e le zone periferiche della diocesi.
Non mancano comunque esperienze positive da approfondire, come quelle nello sport o di singole iniziative promosse da alcune realtà. Né è mancato il riferimento alla scuola: uno spazio di vita per le nuove generazioni con il quale la Chiesa non deve perdere il dialogo.
Per sostenere e far sviluppare il progetto Seme di Vento gli uffici nazionali della Conferenza Episcopale Italiana hanno messo a disposizione una serie di materiali di base, racchiusi in un quaderno e un sito che contiene le schede di questo anno zero. Sussidi ai quali farà riferimento il primo nucleo operativo chiamato dal vescovo, una realtà aperta che continuerà il suo lavoro di riflessione e progettazione nelle prossime settimane, per poi iniziare a muovere iniziative concrete.