Domenica 21 aprile, la comunità diocesana di Rieti si è radunata nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa per celebrare la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, un evento significativo che ha visto la partecipazione attiva di diverse fasce d’età e vocazioni: al sacerdozio, alla famiglia, alla vita consacrata. Organizzato dall’Ufficio diocesano della Pastorale giovanile e vocazionale in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale familiare, l’USMI (Unione Superiore Maggiori Italiani) e il CISM (Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori), l’evento ha offerto un pomeriggio ricco di attività, riflessioni e momenti di preghiera, culminato in una adorazione eucaristica presieduta dal vescovo Vito Piccinonna.
La giornata ha avuto inizio nel pomeriggio con l’accoglienza dei partecipanti e la formazione di gruppi di lavoro tematici. Guidati da facilitatori – sul modello del cammino sinodale – i gruppi hanno esplorato il tema “Creare Casa”, un concetto che si è esteso oltre la semplice dimensione fisica per abbracciare la costruzione di una casa spirituale, dove valori come la sicurezza, l’amicizia e la fede sono le fondamenta.
Il lavoro di gruppo ha le famiglie, con i facilitatori Ornella e Cordiano, le religiose coadiuvate da suor Kristina Gjonai e i religiosi affidati a don Jhon Larry Panaifo. I giovani, coordinati da Emanuele Sciortino, suor Patrizia Cimmino e don Vincenzo Ianniciello, si sono impegnati in attività che miravano a tradurre il tema in azioni concrete. In particolare, si sono cimentati nella costruzione di case di cartone, riflettendo su cosa significasse per loro “creare casa”. Questi modelli, ricchi di dettagli come camini e targhette per le stanze, simboleggiavano le qualità che speravano di portare nella propria vita, come fortezza e amicizia.
Uno dei momenti più emblematici del pomeriggio è stato quello in plenaria, durante il quale i partecipanti hanno condiviso le idee e le riflessioni emerse durante i lavori di gruppo. Questo momento è stato arricchito da una particolare attività simbolica proposta ancora da don Vincenzo, che ha visto i partecipanti avvicinarsi a una croce circondata da fili di spago colorati. Ogni persona ha preso un filo, srotolandolo per creare una capanna simbolica attorno alla croce, un gesto che sottolineava l’importanza della diversità e dell’unità nella comunità cristiana, con Cristo al centro.
Un concetto ripreso anche dal vescovo Vito, che ha usato una metafora musicale, ricordando che ogni strumento ha la sua voce ed è lo spartito a creare l’armonia. L’evento si è concluso con un solenne momento di adorazione eucaristica, durante il quale il mons. Piccinonna ha guidato la comunità nella preghiera, rafforzando il messaggio di speranza e di unità espresso durante il pomeriggio. Questo momento ha offerto a tutti i presenti l’opportunità di riflettere sul significato più profondo della loro fede e delle loro vocazioni, sottolineando l’importanza della preghiera personale e comunitaria.
La Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni a Rieti non solo offerto un momento di riflessione su cosa significa costruire una “casa” spirituale nella propria vita, ma ha anche rafforzato i legami comunitari, dimostrando come, attraverso la fede e la collaborazione, si possano superare le differenze per ritrovarsi uniti sotto la guida di Cristo.
Di questo sentimento, e del felice esperimento di collaborazione tra gli uffici è stato particolarmente entusiasta il responsabile del Servizio di pastorale Giovanile e Vocazionale, Emanuele Sciortino. L’auspicio è che questo stile continui a diffondersi e farsi metodo in questo tempo di cammino sinodale.