Lo scorso mercoledì Rieti ha visto il chiostro di Sant’Agostino animarsi per la Giornata Diocesana dei Giovani, un evento che ha cucito insieme attività ludiche, momenti di riflessione e celebrazioni religiose e intrattenimento, attirando un buon numero di ragazze e ragazzi provenienti dalle associazioni e dalle parrocchie della diocesi. Una serata in tema antoniano e dunque francescano, iniziata con una serie di attività divertenti, coinvolgenti e anche spiritose, come il tiro con l’arco e il lancio dell’aureola sulla testa di sant’Antonio, che ha visto i partecipanti sfidarsi con entusiasmo. Particolarmente apprezzata è stata l’Escape Room allestita in un gazebo, un’attività innovativa che ha stimolato la cooperazione e l’ingegno dei giovani.
Il momento centrale dell’evento è stato l’incontro con il vescovo a metà pomeriggio. Durante il dialogo, i ragazzi hanno posto a don Vito diverse domande, toccando temi di grande attualità e interesse.
Il vescovo ha spiegato che sant’Antonio, nonostante sia vissuto 800 anni fa, offre ancora oggi esempi di vita e valori che possono ispirare i giovani. La sua dedizione agli altri e il suo impegno contro le ingiustizie sociali restano modelli attuali. Rispondendo a una domanda sull’usura, ha sottolineato come essa sia un male grave perché sfrutta la vulnerabilità delle persone. Ha avvertito che anche oggi esistono forme di usura mascherate da aiuto e ha esortato i giovani a essere vigili e a promuovere una cultura di solidarietà e giustizia.
Sull’argomento del rinnovamento della Chiesa, mons. Piccinonna ha riconosciuto che alcune pratiche e atteggiamenti potrebbero essere aggiornati, ma ha anche enfatizzato l’importanza di mantenere intatti i valori fondamentali della fede. Ha poi riflettuto sul perché i giovani di oggi sembrano meno coinvolti nelle attività della Chiesa, suggerendo che la responsabilità è condivisa e invitando ragazze e ragazze a essere più partecipi nel desiderio di una Chiesa più aperta e accogliente. Il vescovo ha anche accolto positivamente la proposta di introdurre canti nuovi in Chiesa, sottolineando che è importante mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione per rendere la liturgia più coinvolgente per i giovani. E ha esortato i ragazzi a impegnarsi sia in ambito ecclesiale che sociale, promuovendo iniziative di solidarietà e partecipazione attiva nella comunità.
Muovendosi in ambito antoniano non poteva mancare un riferimento ai miracoli e don Vito ha spiegato che i santi come Sant’Antonio ci ricordano la potenza della fede e che i miracoli esistono ancora oggi, ma spesso non li sappiamo riconoscere riconosciamo perché non li cerchiamo con gli occhi giusti.
Il dialogo è poi entrato nel vivo delle relazioni. Sulla questione della convivenza, il vescovo ha spiegato che il matrimonio rappresenta un impegno più profondo e una consacrazione del rapporto davanti a Dio, offrendo una base più solida per la vita di coppia. In questo senso è particolarmente importante il percorso di preparazione al matrimonio ed è anche necessario conoscere davvero il proprio partner.
Parlando dei “veleni” della società moderna, mons. Piccinonna ha identificato la sfiducia e la pressione sociale come i principali ostacoli per i giovani. Ha suggerito di coltivare l’autostima e la fiducia in se stessi come antidoti. Ha condiviso l’episodio della vita di Sant’Antonio che lo colpisce di più: l’incontro con i cinque frati martiri in Marocco che lo ha spinto a dedicarsi completamente alla sua missione.
Infine, il vescovo ha parlato dell’importanza di attaccare il cuore alle cose veramente preziose, come l’amore, la fede e la comunità, e di discernere ciò che è vile da ciò che è prezioso.
Dopo l’incontro, la giornata è proseguita con la celebrazione eucaristica, un momento di raccoglimento e preghiera che ha accompagnato verso il ritrovo conviviale nel chiostro e il concerto nella piazza antistante.
La Giornata Diocesana dei Giovani si è rivelata un successo, offrendo ai partecipanti un’occasione preziosa per rafforzare la fede, costruire legami di amicizia e vivere momenti di gioia e riflessione. A dare un aiuto fondamentale al Servizio diocesano di Pastorale sono stati i ragazzi – e non solo – della parrocchia di Cittaducale oltre, ovviamente, alla Pia Unione Sant’Antonio di Padova. L’evento ha sicuramente lasciato un segno positivo nei cuori di tutti e permette di gettare pensieri di collaborazione futura.