A seguire le attività di diversi oratori estivi (come quelli delle parrocchie di Borgovelino e di Cittaducale svolti a luglio e quello di Amatrice che parte ad agosto) è l’équipe della Pastorale giovanile diocesana guidata da don Luca Scolari. Si era già partiti con la proposta di un apposito corso per animatori prima dell’emergenza Covid, svolgendo in presenza il primo incontro, per poi proseguire, giunta nel frattempo la quarantena, a distanza: gli altri tre incontri previsti si sono così tenuti on-line, calibrandoli anche sull’esame delle norme definite per lo svolgimento in sicurezza delle attività dei centri estivi.
Don Luca ha seguito le fasi di progettazione, accompagnando gli organizzatori anche nelle necessità burocratiche (per le previste autorizzazioni delle autorità comunali e sanitarie).
Il coinvolgimento di giovani animatori è stata un’occasione di crescita e formazione che la Pastorale giovanile non si è fatta sfuggire. Per questi giovani, spiega il sacerdote, «c’è stata la possibilità di ritrovarsi e mettersi in gioco in una nuova modalità, in un momento in cui tutte le attività pastorali erano bloccate».
E dire che all’inizio c’era il massimo scetticismo: tutti avevano deciso di seguire il corso giusto così per sentire di che si trattasse, ma nessuno, con la situazione creatasi, sembrava avere intenzione di attivare alcunché.
Poi, andando avanti «è maturata la decisione di farlo: se inizialmente tutte le parrocchie pensavano di non partire, in corso d’opera invece si sono convinti».
E per quanto riguarda le prospettive dei prossimi mesi in cui l’incertezza regna sovrana? Come Pastorale giovanile, dice padre Scolari, «siamo già in fase di progettazione per il Meeting di inizio gennaio: speriamo di poter presentare una bozza di programma all’Incontro Pastorale di settembre».
Per quanto riguarda le proposte spirituali, non mancheranno gli ormai tradizionali incontri di lectio divina per i giovani nel tempo di Avvento. Il lockdown ha fatto vivere la lectio del tempo pasquale in modalità on-line, che per certi versi si è rivelata un successo: «I video hanno avuto molte visualizzazioni e la realizzazione con la lettura a più voci ha reso vari giovani protagonisti». Dunque, «nella limitazione una modalità che si è rivelata una risorsa: un canale quindi da non abbandonare ma da valorizzare. Piccole forme di evangelizzazione e crescita spirituale flash, dato che il giovane va oggi più per sintesi che per argomentazione».
Nello stesso tempo, però, chiarisce don Luca, «non si deve abbandonare la dimensione della relazione: dove ci saranno le condizioni il contatto fisico va assolutamente recuperato. Due elementi – i momenti in presenza e l’utilizzo degli strumenti multimediali – che insieme possono arricchire un percorso di condivisione».